Arriva la lettera della Lega verso Matteo Salvini. Alcuni militanti hanno sottolineato diverse “anomalie” relative al vicepremier.
Alta tensione all’interno della Lega. Arrivata in queste ore una lettera di fuoco di alcuni militanti rivolta direttamente al leader, Matteo Salvini. Come sottolineato dal Corriere della Sera, tra i firmatari del documento anche Belotti, Invernizzi, Galizzi e Mazzoleni. Al vicepremier è stato contestato, di fatto, una sorta di allontanamento dai principi base del partito.
Salvini, la lettera di fuoco di alcuni militanti leghisti
Nella lettera inviata a Salvini viene fatto notare come la Lega sia stata “relegata ad un ruolo di importanza residuale sia nell’assemblea parlamentare che nelle altre istituzioni europee”. Non solo. Tra le accuse mosse al vicepremier anche una sorta di isolamento politico che “non ci ha consentito di incidere concretamente nella ricerca di soluzioni a problematiche di interesse del movimento, siano esse di natura storica o attuale”.
Rivolgendosi direttamente al vicepremier, i militanti della Lega hanno chiesto spiegazioni anche a proposito di presunti “flirt” con l’estrema destra europea: “Ti chiediamo dove sia finita, caro segretario, la tradizionale e giusta distanza che abbiamo sempre mantenuto da tutti gli opposti estremismi”.
A Savlini viene contestata “la scelta, per alcuni aspetti anche condivisibile, di non aderire ad una delle grandi famiglie politiche europee non può comunque portare la Lega a condividere un cammino con partiti e movimenti che nulla hanno a che fare con la nostra storia culturale e politica”.
Tra i passaggi della lettera ecco il riferimento, appunto, all’estrema destra: “Perché abbiamo smesso di dialogare con forze autonomiste e federaliste, per accordarci con chi non ha la nostra naturale repulsione nei confronti di fasci e svastiche?”.
Nel contenuto del messaggio al vicepremier anche gli accordi “con l’Udc di Cesa” e “a quella strutturale in Europa con l’Ard tedesca. Due alleanze obiettivamente inconciliabili”.
Non è mancato anche un passaggio negativo su Vannacci, ritenuto personaggio “con forte marcatura nazionalista, totalmente estraneo al nostro movimento”.
Il commento su Vannacci a Belve
Proprio su questo ultimo punto, relativo al generale Vannacci, Salvini ha commentato a Belve, su Rai 2, alcuni aspetti dicendosi contrario alle affermazioni dell’uomo sugli omosessuali.
“Se condivido le sue parole? No, infatti ho detto che condivido le sue battaglie sulla libertà di pensiero ma per me uno può essere omosessuale, eterosessuale, transessuale, bisessuale, polisessuale… l’ultima delle mie intenzioni è entrare nella vita privata della persone”, ha detto il leader della Lega.